Le posizioni e la storia
del Comitato Contro la Guerra di Milano
e del Coordinamento per la Pace

da Marcello Gentile



26 ottobre
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il Volantino
del Coordinamento per la Pace
di Milano


Intanto mi scuso se rispondo io, magari risponderà anche Nadia, nel frattempo una brevissima risposta al compagno Alessandro Belfiore [*].
  La lista No Nato ha aderito alla nostra manifestazione del 26 ottobre, non sarà cacciata nessuna organizzazione che vorrebbe l'uscita dalla NATO, nè tanto meno chi intonerà slogan "fuori l'Italia dalla NATO"...per il semplice fatto che chi nel 2023 ha fondato il coordinamento per la pace Milano e chi tiene saldamente le redini del coordinamento, cioè i compagni del Comitato Contro la Guerra Milano, è contro la NATO e ha bene in mente quale sia il nemico principale. Per noi è l'imperialismo statunitense e i suoi alleati. Per l'altra domanda basterebbe anche saper leggere tra le righe per capire che a noi l'ombrello protettivo della NATO non ci piace e se non si capisce che nell'appello, sempre tra le righe, diamo la responsabilità alla NATO di aver provocato la guerra in Ucraina, beh non so che dire.
  Detto questo, caro compagno Alessandro, a mio modesto parere tu in questo Forum sei un esempio positivo, perchè hai già fatto il primo passo e il primo passo è quello di fondare o di stare dentro e da protagonista in un comitato che si occupa dei temi della pace e della guerra. Quindi ti prego di non considerare ciò che scrivo un attacco personale nei tuoi confronti. Anzi ti ringrazio per avermi dato lo stimolo per esprimere meglio il nostro pensiero, a cominciare dal fatto che se gli stimoli e la costruzione di un fronte contro la guerra non arrivano dal territorio, non arriveranno per magia dal nazionale...e poi la domanda che ci si farebbe tutti.....quale nazionale?
  A noi hanno insegnato che la teoria e la prassi devono necessariamente andare a braccetto, le idee devono necessariamente camminare sulle proprie gambe e ci aspettiamo che nel dibattito in questo forum, non ci si limiti a declamare concetti quali "costruzione di un fronte", "avanguardie", "egemonia".ecc.
  Quando abbiamo visto che un compagno ha postato su questo Forum il lancio del 26 ottobre di Europe for Peace a Bari, beh ci è sorto il dubbio che qualcosa non va. Perchè? Perchè se teoria e prassi non vanno a braccetto e i compagni non si impegnano nella pratica della lotta, il rischio che poi l'unica cosa che ci rimarrà da fare sarà quella di accodarci ad un generico "fermare le guerre".
   Se poi andiamo a leggere i documenti di CGIL, ARCI, ANPI che lanciano i cortei di Europe for Peace, scopriamo che la piattaforma è lo specchio della propaganda di guerra e che la colpa di quello che sta succedendo sul fronte europeo e su quello mediorientale è tutta colpa rispettivamente di Putin e di Hamas. Diciamo che abbiamo gli occhi per vedere quanto in queste grandi organizzazioni nazionali ci sia lo zampino del PD. Partito Democratico che dall'alto delle sue posizioni atlantiste e guerrafondaie non ne vuol sapere di lasciare le piazze per la Pace a coloro i quali hanno a cuore le causa, ma le vuole occupare lui!
   Se a questo Forum abbiamo inviato questo appello, il volantino (adesso stiamo preparando quello aggiornato con i simboli di tutte e quattro le organizzazioni palestinesi) non è per narcisismo, anche perchè purtroppo siamo consci di avere tanti limiti e tanti difetti, ma perchè è dalle esperienze sul campo di ciascuno di noi che si può e si deve avanzare. Per questo mettiamo a disposizione ciò che facciamo.

   Il Comitato Contro la Guerra Milano nasce nel 2012 con la guerra contro la Siria, ed è rimasto per anni isolato anche dai tanti che oggi ci criticano perchè non scriviamo "fuori dalla NATO", semplicemente perchè allora noi non stavano con i "liberi ribelli siriani" degli USA, della NATO e delle petromonarchie del golfo. La guerra di Siria ci ha portato anche a non avere buoni rapporti con le organizzazioni palestinesi, mentre oggi copromuviamo il corteo del 26 con UDAP (Unione Democratica Arabo PAlestinese), GPI (Giovani Palestinesi d'Italia), API (Associazione Palestinesi in Italia) e CPL (Comunita' Palestinesi Lombarde). Non siamo noi ad avere cambiato posizione, sono loro che alla luce dei fatti, ci riconoscono le posizioni corrette di allora. API e CPL ci hanno ridato conferma solo oggi della coopromozione, perchè soprattutto CGIL. e ARCI hanno tentato di spaccare il fronte palestinese e di portarne una parte alla loro manifestazione Europe for Peace. Non ci sono riusciti. Così come siamo sempre rimasti isolati dal 2014 sulle nostre posizioni sulla guerra in Ucraina, all'inizio ci dicevano che era una guerra tra nazisti ucraini e nazisti russi e ci accusavano di rossobrunismo. Certo che noi una posizione sull'Ucraina ce l'abbiamo e quando, non mi ricordo se nel 2015 o 2016 abbiamo invitato nel salone Di Vittorio Giulietto Chiesa e abbiamo portato più di 450 persone, ci disse che in quei mesi era la prima volta che vedeva così tanta gente ad un'iniziativa. Mentre Manlio Dinucci l'ultima volta che è stato nostro ospite e' settembre 2023 (almeno altre 2 o 3 volte è stato nostro ospite).
   In questi 12 anni di attività del comitato contro la guerra abbiamo promosso oltre un centinaio di iniziative, presidi, cortei sulla Siria, la Palestina, l'Iran, sull'Ucraina, sulla strage di Odessa (a parte il periodo COVID, tutti gli anni promuoviamo il ricordo di Odessa), ogni 25 aprile, dal 2015 (o 2014 non ricordo) portiamo con noi in piazza (sotto lo striscione Brigata Immortale Garibaldi) i russi del Reggimento immortale. Così come ogni 9 maggio ricordiamo insieme con il Reggimento Immortale russo i caduti sovietici in Italia durante la Guerra di Liberazione. Ho perso il conto di quante volte abbiamo manifestato sotto il consolato USA, come ho perso il conto di quante iniziative abbiamo promosso dal febbraio 2022 sulla guerra in Ucraina. Allego qui qualche volantino prodotto in questi 12 anni, sono facili da leggere! Tutte queste iniziative, fatte anche nelle università, non hanno mai mobilitato più di qualche centinaio di persone. Alle volte 200/300, altre 150, altre ancora 70/80, confesso anche qualcuna con non più di 30/40 persone Voi i numeri delle mobilitazioni in Italia su posizioni avanzate li dovreste conoscere, quindi il nostro motto è sempre stato "poco se ci consideriamo, tanto se ci paragoniamo".
   Dall'inizio dell'Operazione Speciale e con il genocidio in corso in Palestina mobilitare qualche centinaio di persone non basta più (non bastava nemmeno prima) e ci siamo posti il problema di come allargare il campo senza rinunciare alle nostre posizioni. E così è nato l'anno scorso il Coordinamento per la Pace Milano. Il Coordinamento è un coordinamento, quindi il Comitato Contro La guerra continua ad esistere e continua anche le sue attività all'interno del World Peace Council (Consiglio Mondiale della Pace) e sabato scorso abbiamo promosso un'iniziativa di approfondimento con i compagni statunitensi di US Peace Council e Black Alliance for Peace.
   Il Coordinamento nasce per allargare il campo e nasce per provare ad avere più massa critica. Qui trovate l'appello fondativo, gli addendum (gli aggiornamenti), l'appello per il corteo del 26 e quello che abbiamo fatto in questo anno e mezzo: un corteo contro la guerra in Ucraina (con un migliaio di partecipanti); Tre giorni per la Pace (2023 e 2024) con qualche centinaio di partecipanti ogni anno, un' iniziativa di approfondimento all'Università statale di Milano (circa 150 persone presenti).
   Con questo corteo che lanciamo con le sigle nazionali UDAP, GPI e API, con l'adesione della CUB nazionale e con le adesioni che seguono proviamo (non so se ce la faremo) ad avere la partecipazione di almeno poche migliaia di partecipanti per fare il salto di qualità e di far venire il mal di testa a CGIL, ARCI e compagnia bella che faranno la loro manifestazione alternativa alla nostra (loro l'hanno lanciata dopo). Siccome ci sono sigle nazionali anche tra gli aderenti, noi speriamo che questo corteo sia oggetto di dibattito per costruire un qualcosa di nazionale. A Milano è nato il fascismo, a Milano è nato Berlusconi, a Milano nascono sempre le peggior cose che poi si propagano a livello nazionale… chissà se finalmente nasca anche qualcosa di buono.



[qui] Qui trovate tutto il materiale del Coordinamento:

AD ORA HANNO ADERITO al corteo LE SEGUENTI ORGANIZZAZIONI CHE NON FANNO PARTE DEL COORDINAMENTO:

- Alternativa
- Artisti per la Pace
- AsiCubaUmbria
- Associazione Compagni per un Percorso
- Associazione Nazionale di Amicizia Italia-Cuba
- Associazione Schierarsi Piazze Lombardia
- Calabria por Cuba
- Cambiare Rotta
- Coalizione Italiana contro la Pena di Morte Onlus
- Comitato per la Pace Melegnano
- Comitato Regionale Lombardo del PCI
- Coordinamento Solidarietà con Cuba
- CUB nazionale
- Donne in Nero Bergamo
- Free Assange Italia
- G.A.MA.DI. (Gruppo Atei Materialistici Dialettici)
- Lista No NATO
- Miracolo a Milano
- Movimento Politico per il Socialismo
- No War
- OSA - Opposizione Studentesca d’Alternativa
- Parma por Cuba
- Patria Socialista Milano
- PCI Federazione di Milano
- PeaceLink
- Potere al Popolo
- Punto e Linea Magazine
- Resistenza Popolare Milano
- Rete Bergamo per la Palestina
- Rete dei Comunisti
- Rossosispera associazione culturale


In più abbiamo due video di lancio del corteo: uno di Di Battista, l'altro di Moni Ovadia che saranno pubblicati domani o dopodomani.
   Ultima cosetta: nella piattaforma del coordinamento non trovate "fuori l'Italia della NATO" per due motivi principali:
   1) oggi la priorità è "Fuori l'Italia dalla Guerra".
   2) siamo ambiziosi. lavoriamo per far scoppiare le contraddizioni in CGIL, ANPI, ARCI e anche dentro Rifondazione che aderisce al corteo di Europe for Peace nonostante declami l'uscita dell'Italia dalla NATO. Per far scoppiare le loro contraddizioni non possiamo scrivere tutto ciò che pensiamo, altrimenti gli rendiamo la vita facile. A titolo di esempio se dovessi scrivere sull'appello il mio pensiero, non solo scriverei "Per la Rivoluzione d'Ottobre anche in Italia" e "Fuori dalla NATO", ma anche per una "Nuova Piazzale Loreto"....e direi che non sarebbe proprio il caso. Anche per questi motivi tra gli aderenti al coordinamento trovate anche il 5 stelle (che non è il nostro partito), che a livello nazionale ha aderito ad Europe for Peace, ma a livello milanese sembra vengano al nostro corteo....a loro la contraddizione è già scoppiata.



Nota


[*] Rispondendo alle collecitazioni di Nadia Schavecher, Alessandro Belfiore ha scritto, tra il 20 e il 21 ottobre:

   Ho letto, rispetto la vostra impostazione, ma non la condivido... Costruire l'unita in un Fronte contro la Guerra, senza avere una posizione sulla guerra in Ucraina è come girarsi dall'altra parte, anche sulla Guerra in Medio Oriente a partire dalla questione Palestinese e al massacro di quel popolo, in stile pulizia etnica e genocidio, sino al rifiuto di qualunque scembio di prigionieri da parte di Israele, ecc.. ecc..
   Oltre a ciò essere contro la Guerra, senza puntare il dito contro gli Usa e la Nato, ovvero l'Occidente euro-atlantico compreso il nostro Governo e quella parte di finta opposizione rappresentata dal PD, mi lascia moolto perplesso e contrariato..
   Domando se dovesse partecipare a questa manifestazione di a Milano uno striscione (non il nostro, state tranquilli) con su scritto Fuori l'Italia dalla Guerra - Fuori l'Italia dalla Nato) voi cosa fareste, sareste d'accordo con la sua espulsione dal corteo?
   Insomma vi sentite più protetti dalla Nato?


   ... Mi si chiede se ad Ancona si sia costituito un Fronte, ma certo che no, la questione e la necessità di costruire un Fronte contro la Guerra e questione nazionale, non credo che a Milano si stia creando un Fronte, lo Storico CLN fu operativo principalmente nel centro-nord, ma era appunto nazionale e poi articolato nei vari territori.
   Ecco idem bisognerebbe fare oggi, il problema è per cosa combattiamo, quale siano i nostri obbiettivi e quale sia il nemico principale, ovvero il principale fomentatore di guerre anche a costo di una grande Guerra....
Ad Ancona c'è molto più modestamente un Comitato NGNN che opera con gruppi e persone anche in altri Comuni, è l'erede di quello che fu il Coordinamento dei Comitati di Giulietto Chiesa e Manlio Dinucci. Facciamo iniziative e partecipiamo anche a quelle di altri quando sui fondamentali corrispondono o non siano in contraddizione con i nostri obbiettivi, coma ad esempio le manifestazioni contro il G7 Salute svoltosi dal 9 all'11 di ottobre e di cui non eravamo i promotori principali, ma sempre presenti (anche con iniziativa autonoma)
.
      Alessandro Belfiore